lunedì 18 gennaio 2016

Better Call Saul è veramente lo spin-off di Breaking Bad?


"Spin-off – nel mondo dei media è un film, una fiction televisiva, un fumetto, un romanzo o un videogioco ricavati elaborando elementi di sfondo di una serie o di un'opera precedente (o traendo spunto da uno dei suoi personaggi)"[1]
Nel nostro caso "Better Call Saul" è stato sviluppato sulla figura dell'avvocato Saul Goodman, glorioso elemento di spicco della fortunata serie Breaking Bad.
Personaggio assurdo e grottesco, della razza di chi rimane sempre in piedi, Saul incarna la figura dell'azzeccagarbugli; quel tipo di avvocato che solitamente viene assunto dai colpevoli e che rimane, con inverosimili contorcimenti legali, sempre illeso dal pericolo del vero nella giustizia. In Breaking Bad è prevalentemente questo: "un senza dio" disposto a vendere etica e morale per denaro, pacchiano, imbarazzante, un vile parassita, nevrotico, ossessionato e paranoico. Eppure l'avvocato Goodman risulta la miglior macchietta di tutta la serie conquistando la simpatia immediata del pubblico. 
“Nel luglio 2012, Vince Gilligan, creatore di Breaking Bad, ha accennato ad un possibile spin-off incentrato su Goodmam e nel mese di aprile 2013, è stato annunciato che la serie era in fase di sviluppo, con Gilligan e Peter Gould al comando delle operazioni.” [2]
Nella prima stagione assistiamo alle picaresche vicissitudini di "Jimmy" McGill – in futuro Saul Goodman -  fratello minore, all’anagrafe e in posizione sociale, del malatissimo ed ex grande avvocato Chuck McGill che, pur gravando con il peso morale della sua ombra, aiuta il fratello minore ad uscire dal carcere e a rifarsi una vita.
La mia tesi è questa: la penna magistrale di Vince Gilligan ha creato un personaggio precedente a Saul che, in corso d’opera, è riuscito a sviluppare una sua ragione d’essere, del tutto slegata dai guai contingenti di Walter White. Questa tesi porta in sé una protesta che vorrebbe la serie svincolata dal limitante titolo di spin-off.
E’ la qualità letteraria del personaggio principale che rende Better Call Saul  una storia “indipendente”; non siamo più spettatori dei lazzi di un buffone senza passato che cerca di sbarcare il lunario della quotidianità con ogni mezzo, "Jimmy" McGill è un antieroe che cede all’ineluttabilità del destino – tema molto caro agli scrittori americani di una certa epoca – e diventa, in una metamorfosi dolorosa e necessaria, l’inaccetabile e folcloristico Saul Goodman: un altro elemento della saga umana firmata Vince Gilligan.

(Fabio Prestifilippo) 

[1] cit. Wikipedia
[2] cit. Wikipedia